C'è chi ha un soprannome, chi un secondo nome, chi un amico immaginario...e c'è chi ha un Santo. In questo caso San Giuseppe (in arte Josef) che dà il nome ad un progetto vitivinicolo, nato dalla testa e dalle mani di Luca Francesconi: formazione artistica bolognese, ma da sempre un piede nel mondo del vino, finalmente nel 2014 riesce ad affittare dei terreni con viti anche molto vecchie. Oggi governa circa 5,5 ettari di vigna, divisi in 12 parcelle (tutte nella Doc Garda Colli Mantovani, fra Cavriana, Mozambano e Ponte sul Mincio: territorio viticolo bistrattato, a un passo dal confine veneto), portando avanti un'idea precisa di viticoltura - selezione massale, ripristino di vecchie viti autoctone, arricchimento del patrimonio genetico in vigna - e di cantina - macerazioni (semi-)carboniche, uvaggi. Pare il Grignolino fosse la prima uva piantata in zona, ma studi approfonditi con la FEM hanno scoperto che in realtà si trattava di Slarina; Luca ne possiede una vigna del 1922 e si confronta coi colleghi piemontesi per interpretarla sempre meglio. Di vitigni, anche internazionali, ce ne sono molti altri, fra cui la Negrara Trentina e la Rondinella con cui produce il Senza Titolo, manifesto della sua idea di vin de soif: potature lunghissime, nessuna gestione della chioma e 100% macerazione carbonica. Ne risulta un vino che è uno spasso: intensamente floreale e saporito, ha un sorso vivissimo. 9,5 gradi alcol, da glacette.
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