Storia antica per la Cantina di Andriano, che comincia nel 1893 quando i viticoltori di questa piccola località, vicinissima a Terlano, unirono le loro forze per creare la prima Cantina Sociale dell’Alto Adige. Oggi il lavoro di questa realtà che ripropone gli stilemi classici dell’associazionismo altoatesino prosegue con vigore, e, dal 2008, grazie alla guida della Cantina di Terlano, una delle cantine sociali più significative del Bel Paese, che ne ha fatto una specie di suo “spin off”. Un elemento importante quest’ultimo che ne certifica, in un certo senso, gli obbiettivi qualitativi. Sono 70 gli ettari vitati di questa piccola cantina sociale, dislocati tra i 260 e i 340 metri di altezza e caratterizzati da terreni calcareo-argillosi con presenza di dolomite. Come è altrettanto frequente a queste latitudini, la cifra stilistica delle etichette aziendali parte da un’esecuzione tecnicamente inappuntabile che, se da un lato garantisce una solida costanza qualitativa, dall’altro penalizza un po’ il carattere e la personalità dei vini. Lo Chardonnay Somereto 2018, oggetto del nostro assaggio, è vinificato in acciaio e affinato sui lieviti per 6 mesi. Il naso sa di banana matura, frutti tropicali, con tocchi di gelsomino a rifinitura. In bocca, l’attacco è morbido e la progressione docile con la vena acida che diventa protagonista in chiusura, affusolando e insaporendo il sorso.
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