La Cantina Cooperativa di Andriano - la più vecchia istituita nell'Alto Adige, nel 1893, e confluita nella Cantina di Terlano nel 2008 - ha da qualche tempo iniziato un percorso di valorizzazione del Pinot Nero, convinta che il territorio alpino possa declinarlo in modi del tutto simili per eleganza e qualità alla Borgogna. I cloni scelti sono francesi e il suolo su cui li hanno piantati è ricco di dolomia, sbriciolata in un terreno a medio impasto calcareo-argilloso, favorendo equilibrio idrico, buona ossigenazione e facilitazione alla penetrazione delle radici in profondità. Due le declinazioni scelte: una più immediata e fresca, parte della linea classica, che matura in botti grandi; e una riserva, proveniente dai vigneti di Pinzon a 470 metri s.l.m. con un'alta densità d'impianto e rese molto basse. Il suo nome è Anrar - composto da “Andrian” e “Rarità” - e matura in barrique, per un terzo nuove: fa parte delle selezioni della cantina, insieme al Lagrein Tor di Lupo, il Merlot Gant, il Sauvignon Blanc Andrius, lo Chardonnay Doran e il passito da Gewürztraminer Juvelo. L'Anrar 2019 ha dolci profumi decisi ma gentili di lampone, mora e ribes, di rosa e violetta, con cenni di vaniglia e un leggero apporto balsamico di muschio e fiori di rosmarino. In bocca mantiene la sua gentilezza in entrata, allargandosi poi lungo il palato con sottile aderenza, sapidità pepata e la stessa freschezza balsamica colta al naso.
(ns)
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