Anche l'Alto Adige subisce il cambiamento climatico e le aziende stanno reagendo per trovare soluzioni pratiche all'aumento della temperatura, agli eventi meteorologici imprevedibili, alle sempre maggiori pressioni patogene. Si esplorano vitigni resistenti o nuove pratiche enologiche: la parola chiave è “sperimentazione” e da qualche tempo anche “condivisione”. La volontà di sperimentare non è mai mancata alle cantine, ma risulta abbastanza nuova la volontà di condividere con l'esterno gli esiti di queste prove. Pioniere Lageder con le sue ormai celebri Comete annuali, quest'anno Abbazia di Novacella presenta il suo “cantiere aperto” Insolitus. Sono tre i primi vini che battezzano il progetto: Quota 2018 - Pinot Bianco barricato morbidissimo e dolce, proveniente dalla vigna altoatesina più settentrionale; Hora 2015 - vino paziente e spigoloso da Sylvaner macerato 10 giorni e maturato per oltre 3 anni in legno; e infine Ohm, il più immediato e primaverile dei tre, dall'animo citrino e floreale, che si sviluppa sostanzioso, lasciando la bocca sapida e profumata di lavanda. È ottenuto da uve Bronner (della serie Piwi) coltivate a 400 metri s.l.m. nei vigneti d'Oltradige, dove la sua maturazione tardiva del vitigno aiuta a mantenere alta l'acidità, nonostante le temperature tendenzialmente più calde di quella zona. Il nome richiama l'unità di misura della resistenza elettrica, centrando in pieno il suo spirito irrequieto.
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