Ad osservare le fotografie del sito di Kuenhof, vien voglia di partire alla ricerca di quegli scorci scoscesi di vigne in punta di pendio, che costellano la Valle Isarco di ripidi terrazzamenti alternati a boschi. Lo stesso senso romantico di precarietà che altri luoghi viticoli italiani condividono: basti pensare alla Valtellina, le Cinque Terre, la Costiera Amalfitana o la vicina Val di Cembra...terre fragili che richiedono notevole passione, sensibilità, fatica e pazienza. Anche la famiglia Pliger è portatrice i tanta attenzione: vignaioli per scelta - passati da conferitori alla Cantina Abbazia di Novacella a produttori full time nel 1990 - Peter (falegname), Brigitte (commessa) e il figlio minore Simon (elettricista) hanno restaurato il maso ereditato a sud di Bressanone, recuperando i 6,5 ettari di terrazzamenti situati fra i 550 e gli 890 metri di altezza e conducendoli in maniera biologica e biodinamica. Il resto lo fa il contesto altoatesino: forti escursioni termiche, 300 giorni di sole, clima rigido e terreno ricco di ardesia e quarzo, rendono i vini dell'azienda cristallini come perfette lame di ghiaccio. Non ne è da meno il loro Riesling, che piantarono per primi in valle nel 1993, il Kaiton (nome originario della zona da cui deriva, che in celtico significa bosco): naso delicato e affilato - idrocarburi, cedro, miele d'acacia; sorso limpido e succoso - camomilla, erba fresca, sapidissimo.
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