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L'IMPRENDITRICE CHIARA SOLDATI ALLA GUIDA DELL'ASSOCIAZIONE “TERRE DEL GAVI”: L’OBIETTIVO E’ RIPORTARE IN AUGE UNO DEI VINI PIU' FAMOSI DEGLI ANNI '70

L'imperativo è uno: riportare la denominazione "Gavi" al successo degli anni '70 e '80, quando era considerato un modello del made in Italy e in assoluto il bianco più bevuto all'estero. E' l'obiettivo dichiarato di "Terre del Gavi", l'associazione guidata da Chiara Soldati (nipote del mitico Mario Soldati, il giornalista Rai che ha inventato le strade dei sapori e del vino portandole per la prima volta sugli schermi degli italiani), che raccoglie 100 aziende del territorio e che presto potrebbe diventare un vero e proprio consorzio. "I presupposti per riportare in auge un grande vino come il Gavi ci sono tutti - commenta Giampietro Comolli, direttore dell'associazione - la qualità non manca, i produttori ne sono convinti e stanno investendo moltissimo in questo Rinascimento. Nella zona si stanno affacciando da tempo anche nuovi imprenditori e ovunque c'è grande fermento. Facciamo anche molta ricerca - aggiunge Comolli - per imparare a conoscere sempre meglio il "Cortese", il nostro vitigno autoctono da cui nasce il Gavi". L'associazione - 400 ettari di vigneto, ben 1.850 milioni di bottiglie vendute nel 2004 e 37mila quintali di uve raccolte - mira poi a integrare sempre più la vocazione vinicola con il turismo e l'offerta ricettiva di qualità, nell'ottica, a breve, di creare la prima Strada del Gavi (www.terredelgavi.it).

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