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La cultura è di tutti, anche quella del vino, che abbatte le barriere: con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e l’Ente Nazionale Sordi, all’Onav le lezioni per gli aspiranti assaggiatori si tengono con i testi in Braille e nella Lingua dei Segni

La cultura è di tutti, anche quella del vino. E anche il vino abbatte le sue barriere: in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e l’Ente Nazionale Sordi, all’Onav-Organizzazione Nazionale Assaggiatori le lezioni per aspiranti assaggiatori si tengono tramite testi in Braille e l’ausilio della Lingua dei Segni Italiana. Un calendario particolare per due cicli di corsi formativi speciali dedicati ad ipo e non vedenti e ai sordi, che mirano ad eliminare qualsiasi tipo di ostacolo anche nell’enologia, promossi, in particolare e a partire da febbraio, dall’Onav nei territori di Verona e Brescia.
Le lezioni saranno guidate da degustatori Onav con una specifica formazione e condotti attraverso l’utilizzo di strumenti specifici, come le pubblicazioni appositamente redatte in Braille e la traduzione nella Lingua dei Segni Italiana. Supporti creati ad hoc e che permetteranno agli aspiranti assaggiatori di studiare ed approfondire gli argomenti trattati nelle lezioni in aula, diventando materiali insostituibili in preparazione della prova finale.Al termine del ciclo di lezioni, per ottenere il diploma di assaggiatore Onav, i corsisti dovranno infatti sostenere una prova suddivisa in due parti: una verifica teorica scritta e una prova pratica di degustazione di 5 vini.
“È un progetto che abbiamo ha attuato da tempo - sottolinea il presidente Onav Vito Intini - perché il vino è una passione aperta a tutti, che per sua natura non ha barriere né confini ma, anzi, avvicina le persone e crea cultura. I corsi di Brescia e Verona saranno, a tutti gli effetti, un’occasione di formazione e approfondimento che, per qualche partecipante, potrebbe anche trasformarsi in una professione, come già successo in passato”.
Info: www.onav.it

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