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LA FARNESINA SI ACCORDA CON GRANDI MARCHI (ANTINORI, BIONDI SANTI, CHIARLO, FOLONARI, SAN GUIDO, CA’ DEL BOSCO, UMANI RONCHI, LUNGAROTTI, MASI, MASTROBERARDINO, DONNAFUGATA, D’ALMERITA …) PER I DONI AI “GRANDI DELLA TERRA” IN VISITA IN ITALIA

Il grande vino italiano diventa ambasciatore del “made in Italy” nel mondo: è operativo l’accordo fra il Ministero degli Esteri e l’Istituto del vino italiano di qualità “Grandi Marchi”, presieduto da Piero Antinori, che riunisce 17 cantine storiche della Penisola, per la fornitura gratuita di doni di rappresentanza da offrire ai “grandi della Terra” in visita al nostro Paese.

Si tratta di una speciale cassetta in legno di ciliegio - con il logo del Ministero - contenente una selezione di etichette di prestigio che avranno il compito di ricordare ai leader del mondo il gusto italiano anche al termine del loro viaggio ufficiale.

“Il vino rappresenta - ha commentato il ministro Franco Frattini - a pieno titolo e in modo eccellente la cultura del nostro Paese, e il Ministero degli Affari esteri considera la promozione della lingua e della cultura italiana uno degli strumenti di politica estera ancora non sufficientemente utilizzati, eppure tra i piu’ efficaci a disposizione dell’Italia. L’idea di affidare alla cultura il compito di promuovere, accanto all’immagine, anche l’impresa italiana, d’altronde, ha già caratterizzato la mia precedente esperienza alla Farnesina, sotto l’impulso del Presidente Berlusconi, al quale prima di tutti - ha ricordato il titolare della Farnesina - si deve il nuovo indirizzo di una diplomazia italiana al servizio dello sviluppo del Paese. Ne sono tanto convinto che ho tenuto sotto la mia diretta responsabilità le deleghe della cultura”.

L’Istituto Grandi Marchi, nato per iniziativa dei massimi esponenti dell’enologia nazionale (Franco Biondi Santi, Michele Chiarlo, Ambrogio e Giovanni Folonari, Pio Cesare, Tenuta San Guido, Ca’ del Bosco, Umani Ronchi, Carpene’ Malvolti, Lungarotti, Masi, Mastroberardino, Alois Lageder, Rivera, Jermann, Donnafugata, Marchesi Antinori, Tasca d’Almerita) e presieduto da Piero Antinori, nel 2008 ha rappresentato complessivamente un fatturato pari a 550 milioni di euro, con una quota di prodotto esportato pari al 60%.

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