Ha raggiunto un buon equilibrio acidità/morbidezza, questo Franciacorta Extra Brut di la Fiòca - composto da uve di Chardonnay e Pinot Nero dai vigneti di La Fiòca e Quintalane - che affina in acciaio e parte in legno prima di maturare in bottiglia sui lieviti per 3 anni. Dolci profumi tropicali di mango e ananas si alternano ai toni appuntiti dell’uva spina e degli agrumi, con un tocco vanigliato che diventa cremoso in bocca; qui si prendono spazio la sapidità minerale e l’acidità amaricante del pompelmo, lasciando anche posto per una vena balsamica-vegetale e un finale di caramella alla mora. L’Extra Brut si affianca ad una decina di altre etichette di Franciacorta (come l’immancabile Satèn, le Riserve, il Rosé e il Dosaggio Zero) e ad un Pinot Nero e uno Chardonnay fermi e un passito, che unisce entrambi i vitigni appassiti in pianta. Il vino bianco e quello rosso sono il diretto legame che unisce l’attività di vinificazione iniziata nel 1956 da Orazio Gatti, alla fondazione dell’azienda da parte del figlio Sergio dal 1998, fino all’attuale gestione del nipote Massimiliano: sono infatti le prime due bottiglie di “Pinò” che furono prodotte fin dall’origine e ancora oggi parte integrante della produzione di famiglia, che oggi è completamente biologica e si fonda su appena 5 ettari di vigna (per una produzione media di 40.000 bottiglie all’anno) coltivata a Nigoline di Corte Franca, a un passo dal Lago d’Iseo.
(ns)
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