Potremmo definirla una boutique winery La Leccia di Montespertoli, azienda di vino piccola e di qualità. È così fin dagli anni '70 del secolo scorso, da quando la famiglia Bagnoli, imprenditori di successo con il marchio dei gelati Sammontana, se ne occupa. Il certificato biologico è arrivato nel 2019 sui colli della Val di Botte, una bellissima zona del territorio del Chianti, dove la famiglia Bagnoli coltiva 20 ettari a Sangiovese e Trebbiano, ma anche Merlot e Syrah, filari completamente circondati da un fitto bosco - 40 ettari - che garantisce un importante elemento di biodiversità per fauna e flora. Non a caso ha per simbolo un albero, il leccio che, in questo caso, diventa femminile, per sottolineare la componente “rosa” che contraddistingue l’azienda. Tipicamente toscano è anche il Trebbiano, inteso come un vino non banale. Così è il Cantagrillo, piacevole adesso, ma consapevole di poter giocare la partita della longevità. Il metodo vendemmiale è infatti quello friulano con l’uva fatta maturare e in parte appassire in campo con tecniche come il taglio del tralcio e la pinzatura del peduncolo. Il risultato è una beva cremosa eppur acida, armonica e di corpo, un bianco da piatti di pesce come di carne, un’etichetta a tutto pasto che lascia una bocca assai profumata.
(Francesca Ciancio)
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