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LA RIUNIFICAZIONE SI VEDE IN BOTTIGLIA … A POCHI MESI DALLA FUSIONE DEI CONSORZI DEL CHIANTI CLASSICO, BILANCIO CON IL DIRETTORE, GIUSEPPE LIBERATORE. D'ORA IN POI TUTTE LE BOTTIGLIE DI CLASSICO CON IL MARCHIO DEL GALLO NERO. DEBUTTO? IL 18 MARZO

Italia
Giuseppe Liberatore

“Una riunificazione storica che segna il nuovo corso del Chianti Classico”: così il direttore del Chianti Classico, Giuseppe Liberatore, commenta, lo storico “ricongiungimento” dei due consorzi avvenuto pochi mesi fa e che sta iniziando a dare i primi e importanti frutti. Un’operazione a lungo meditata e che ha trovato il consenso quasi unanime dei produttori.
“E' stato un passaggio delicato ma necessario, approvato dalla quasi totalità dei nostri associati - sottolinea Liberatore - che oggi ci permette di affrontare in maniera nuova e più forte le sfide dettate dai mercati globalizzati. I nostri programmi attuali - aggiunge - si propongono di accrescere la capacità competitiva della nostra denominazione puntando soprattutto su due fattori: la coesione del sistema consortile, che si è consolidata dopo la fusione dei due consorzi, e la valorizzazione del contenuto distintivo dei nostri prodotti, ovvero della loro tipicità”.
Altro elemento importante, secondo il presidente del Chianti Classico, sarà la “riconoscibilità del prodotto, che finalmente dopo tanti anni, potrà contare su un marchio forte, quello del Gallo Nero, su tutta la produzione. Il marchio del Gallo Nero è infatti diventato simbolo della Docg e da quest’anno si troverà su ogni bottiglia di Chianti Classico, obbligatoriamente inserito nella fascetta di stato e, su scelta aziendale, come “bollino” aggiuntivo”.
Le prime bottiglie con il nuovo marchio sono già pronte e, entro pochi mesi, l’intera produzione sarà a regime. E, per comunicare l’importante novità, il Consorzio ha pianificato una campagna stampa, firmata da Saatchi & Saatchi, che vedrà il suo debutto il 18 marzo.
Buone nuove, intanto, giungono poi dai mercati dove il Chianti Classico ha registrato già nel 2005 una crescita del 15% in termini di vendite e le prospettive per l’anno in corso sono positive: “smaltite finalmente annate come quella del 2002, nel 2005 - continua Giuseppe Liberatore - le vendite sono state di 256.000 ettolitri e per il 2006 prevediamo di superare quota 270 mila, pari ad oltre 30 milioni di bottiglie a marchio Gallo Nero. Registriamo positivamente anche un apprezzamento del 20-30% per lo sfuso dopo le flessioni degli scorsi anni”.
Un motore che sta tornando a girare con ritmo, quello del Chianti Classico e che adesso attende un’altra importante verifica: in maggio c’è l’atteso rinnovo del consiglio del Consorzio, che sarà chiamato a portare avanti il duro lavoro intrapreso fino a oggi.

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