100 ettari a vigneto per una produzione complessiva di 500.000 bottiglie sono i numeri dell’azienda con sede a Castagnole delle Lanze ha rappresentato uno dei punti di riferimento del modernismo enologico, che caratterizzò il Piemonte enoico a cavallo tra nuovo e vecchio millennio. Anche oggi, in un’epoca in cui quel tipo di approccio sembra ormai aver perso la sua spinta propulsiva, Giorgio Rivetti continua, con apprezzabile caparbietà, a perseverare nella sua idea di come fare un vino di Langa, tra roto-maceratori e barrique, partendo, ed è questo l’elemento più meritorio, da una rigorosa cura dei vigneti, che continua ad essere un esempio per tutti. La gamma delle etichette aziendali spazia tra le denominazioni più importanti dell’areale, dal Barolo al Barbaresco, dal Moscato di Asti alla Barbera. Recentemente, l’azienda, con in etichetta l’inconfondibile rinoceronte è sbarcata sui Colli Tortonesi, attirata da un vitigno di antica coltivazione, il Timorasso, senz’altro intrigante, ma anche, cercando un’espansione nella sua produzione bianchista. Il Piccolo Derthona 2019 è interpretato alla maniera de La Spinetta: intenso e generoso, è bianco dai profumi agrumati e floreali netti e imperiosi, a cui si uniscono lievi cenni idrocarburici. In bocca, il sorso è denso, ampio e profondo e si sviluppa con sapidità e contrasto, fino ad un finale pieno e persistente, dai ritorni fruttati.
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