Una meraviglia: un posto d’incanto dove berrete al meglio e dove, elemento da non trascurare minimamente, mangerete tante cose buonissime tutte autoprodotte, all’interno di un agriturismo con poche camere, un’ospitalità discreta ma appagante, la natura e i silenzi, il colore e il calore. A tesser le fila dell’esperienza, però, i vini ottenuti senza interventi chimici da vigne che sembrano giardini, quindi minuziosamente seguiti in cantina dal titolare Hervé Deguillame: la cui dolce metà, Luciana, si prenderà invece cura di voi dalla prima colazione alla cena. Hervé è tornato a casa nel 1990, dopo alcuni anni vissuti all’estero, impiantando l’anno successivo la prima vigna di muscat e ampliando poi, man mano, le sue scelte fra i vitigni autoctoni, nel suggestivo scenario circostante l’agriturismo. Largo spazio, quindi, alle diverse dominazioni valdostane, che muovono dal Fumin al Cornalin, dal Gamay al Pino Noir. Chiave di volta il Muscat, da cui lo Chambave sia in versione secca sia passita. Il primo si propone con naso estremamente varietale e sapida persistenza, ad allungare il passo gustativo. Ma il campione indiscusso rimane questo Flétri, un capolavoro dolce di equilibrio, classe e profondità impressionanti: dorato all’occhio, ostenta al naso ricordi di albicocca, miele, uva passa, frutta sciroppata, spezie, vaniglia e crema pasticcera. Un capolavoro.
(Fabio Turchetti)
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