02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

LAVORO INTERINALE: SI’ ALL’IMPIEGO IN AGRICOLTURA

Si all’impiego dei lavoratori interinali in agricoltura: è questo il verdetto che mette la parola fine alla polemica tra la Castello Banfi, leader del Brunello di Montalcino, ed i sindacati sulla complessa trattativa circa la gestione di risorse umane interinali nell’operazioni di potatura delle viti. Una questione protratta per oltre 2 anni e risolta soltanto questa mattina nell’aula del Tribunale di Siena, con l’assoluzione dal procedimento legale della famosa azienda vinicola di Montalcino.

Con una sentenza storica, la prima volta in Italia, un giudice ha quindi deliberato la possibilità di impiegare manodopera interinale in ambito agricolo e in particolar modo per la potatura delle viti e comunque per attività assimilabili quali la vendemmia. “E’ una sentenza importante - sottolinea Enrico de Martino, legale della Castello Banfi - che anticipa la riforma Biagi in materia di lavoro, regolando finalmente un problema divenuto ormai endemico per le aziende agricole: quale quello del reperimento di personale e lavoratori stagionali. Ricorrere alle agenzie di lavoro interinale finalmente si può - continua l’avvocato De Martino - pur rispettando naturalmente una corretta gestione dei rapporti ed un adeguato trattamento delle risorse umane. E’ un passo avanti rilevante, che supera un’interpretazione restrittiva della legge 1369 del 1960, la cosiddetta legge contro il caporalato. Dal 1960 il mercato del lavoro è cambiato - spiega ancora Enrico de Martino - ed un adeguamento alle odierne necessità dell’agricoltura è vitale per le aziende”.

Soddisfazione per il direttore delle risorse umane e vice presidente della Castello Banfi, Remo Grassi: “saluto la positiva conclusione di questa vicenda: è anche con la risoluzione di questi problemi delle aziende che l’agricoltura italiana può ulteriormente crescere, dando strumenti di innovazione e di efficienza che anticipano l’applicazione della riforma Biagi”.

La Castello Banfi, azienda leader di Montalcino (con 340 dipendenti ed un fatturato di 55 milioni di euro nel 2002) e una delle più quotate griffe d’Italia, è sempre venuta incontro nei suoi 25 anni di vita alle esigenze sociali dell’area dove opera, con comportamenti etici e di progettualità, che hanno determinato la crescita economico-sociale del sistema di Montalcino.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli