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LE “BOLLICINE” DELLE FRANCIACORTA (INSIEME ALLA “MITICA” MAGLIA DI ROBY BAGGIO) PORTANO AL SUCCESSO L’ASTA BENEFICA DELLA TENUTA AMBROSIANI DI CAZZAGO SAN MARTINO

Non molto frequente in Italia, il sistema delle vendite all’asta di bottiglie di vino pregiate e famose, sull’esempio delle “battute” agli Hospices de Beaune, avviate con il sistema della candela vergine, nella Bourgogne francese, agli inizi dell’Ottocento, ha ripetuto il suo fascino con l’inedita asta, tenutasi con inaspettato e straordinario successo alla Tenuta Ambrosini di Cazzago San Martino. La prima del genere, dedicata ai nobili vini di Franciacorta: non solo quelli a docg, varata nel 1995, ma anche ad altri preziosi gioielli enologici. Come quelli usciti dalle cantine quando ancora portavano in etichetta la doc Pinot di Franciacorta, nel lontano 1967, poi diventato Franciacorta Pinot Spumante nel 1983.

Sebbene ancora circoscritta ad un’élite, questa passione ha coinvolto tanti collezionisti anche fra i giovani, giunti all’appuntamento da tutta Italia: 55 i lotti, battuti e commentati dal giornalista Luciano Imbriani, di cui 34 dedicati ai gioielli enologici della Franciacorta ed il resto a vini da collezione del Piemonte, della Toscana, dell’Umbria e della Campania, assieme a mostri sacri francesi del Bordolese e della Bourgogne, pezzi rari di solito esitati in aste famose da Sotheby, da Christie’s, da Finarte, a Londra, New York, Parigi e Milano.

Alcune quotazioni? Un magnum Château Mouton Rothschild del 1970, con etichetta firmata dal famoso pittore March Chagall, ha spuntato una quotazione di ben 800 euro; pur tenendo conto dell’età meno veneranda (ed è giusto così, poiché si tratta di un vino spumante, seppure di grande classe e capace di reggere l’invecchiamento); un jeroboam Franciacorta Brut docg “Annamaria Clementi” 1990, ha toccato i 400 euro; di grande rilievo l’interesse del magnum Franciacorta Brut millesimato 1991 dalla casa Bersi Serlini di Provaglio d’Iseo, battuto a 120 euro; sempre sulla cresta dell’onda la Fratelli Berlucchi di Corte Franca con i 170 euro, assegnati a 6 bottiglie di Franciacorta Docg, millesimato riserva 1995; il jeroboam Cuvée Imperiale millesimato 1995 di Guido Berlucchi (capacità di 4 bottiglie) ha raggiunto i 90 euro.

Non potevano mancare allori per Bellavista di Erbusco, con il magnum Convento Santissima Annunciata 2000 assegnato a 130 euro, seguito a ruota dal magnum Franciacorta Gran Cuvée pas operé 1992, con 120 euro; il jeroboam Montenisa brut Franciacorta di Antinori, di recente conio, è andato a ruba con esborso di 130 euro. Ed ancora buone quotazioni per altre cantine franciacortine: da Barone Pizzini a Cavalleri, da Sparviere a Fratelli Muratori, dal Mosnel a Contadi Castaldi, da Monte Rossa ad Uberti, alla Tenuta Ambrosini.

Un autentico coup de théâtre è stata la vendita all’asta benefica, posta sotto l’egida delle Ancelle della Carità di Brescia, della mitica maglia di Roberto Baggio, firmata dallo stesso “codino”, calciatore osannato in tutti gli stadi: ben 230 euro, acquistata da una giovane tifosa, Roberta Gatti di Passirano, che ne farà dono al marito insieme ad un bellissima jeroboam di Franciacorta.

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