Frutti di rovo appena colti, gelsi, rose appassite, ferro, sottobosco estivo e agrumi rossi tra le note olfattive del Brunello di Montalcino 2018 de Le Chiuse, che ben esprime territorio e tradizione ilcinese. Ritmata la bocca, vivacizzata da una fresca corrente acida e da tannini fitti e ancora nervosi, finale lungo che gioca con la sapidità e la dolcezza del frutto. Le Chiuse, 8 ettari a vigneto in biologico per una produzione di 35.000 bottiglie, è cantina ormai saldamente nel panorama apicale del Brunello di Montalcino, ben riconosciuta anche a livello internazionale, e artefice di vini dalla personalità austera e dal marcato timbro roccioso, sempre capaci di esibire una cifra stilistica coerentemente classica e in grande sintonia con la collocazione geografica dei suoi vigneti: siamo nel quadrante nord della denominazione, tra Montosoli e i Canalicchi. A questo si aggiunge che stiamo parlando di una realtà che affonda le sue origini nell’intima storia del Brunello, attraverso un nobile “pedigree”: Simonetta Valiani, che guida dal 1986 l’azienda insieme al marito Niccolò Magnelli e il figlio Lorenzo, è infatti figlia di Fiorella, sorella di Franco Biondi Santi, il “gentleman del Brunello”. Le Chiuse nacque come “costola” delle proprietà di Biondi-Santi, acquisita come dote (da Maria Tamanti in sposa a Clemente Santi) e poi ceduta come eredità (da Tancredi Biondi-Santi alla figlia Fiorella).
(are)
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