Decisamente controcorrente Flavio e Silvana, da sempre: ma con una serietà, un rigore e una coerenza, oltre che una smodata passione, da far invidia a tanti colleghi in alcuni casi anche molto celebrati. Sono passati ormai diversi anni, fra l’altro, dall’inizio della loro avventura: si era infatti nel 1984 quando i due si misero di buzzo buono per cominciare a lavorare questo lembo di terra al confine con la Slovenia, caratterizzato da marna e terra rossa: da lì, per l’appunto, il nome dell’azienda, che avrebbe poi visto i primi impianti due anni più tardi, sulle colline a ridosso di Prepotto. Bella continuità temporale, oltretutto, tra Flavio, che già veniva da esperienze professionali consumate presso altre cantine, e sua figlia Cora: che oggi, dopo gli studi enologici, lo affianca nelle pratiche colturali e di vinificazione, mentre Silvana segue gli aspetti commerciali e amministrativi. Una filosofia produttiva quasi titubante, ogni volta che deve operare un pur minimo e motivato intervento in vigna: considerando che il mantenimento dell’equilibrio dell’ecosistema è fra gli obiettivi aprioristici dei titolari, sensibili anche alla fauna e a quella vegetazione non direttamente legata – almeno di primo acchito - alla produzione dell’uva. Il Sacrisassi Rosso è sempre un bel bere, di anno in anno: fruttato, levigato, fresco e dal tannino modulatissimo. Colpisce cuore e papille.
(Fabio Turchetti)
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