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Le feste di fine anno non sono tali senza il “botto” del tappo che salta da una bottiglia di vino. E per la maggioranza degli italiani, meglio se è di sughero, ancora il più associato al vino di qualità. Così una ricerca di Apcor e Gfk

Le feste di fine anno, per il vino, sono una vera benedizione, nonché il periodo in cui, “fisicamente”, saltano più tappi da bottiglie di bollicine e non solo, per brindare al Natale, al nuovo anno e alla convivialità. E il tappo, perchè sia festa, per gli italiani, è meglio se di sughero, almeno stando ad una ricerca firmata da Apcor (Associazione Portoghese dei Produttori di Sughero) e Gfk. Secondo cui il tappo di sughero è un elemento fondamentale non solo nella scelta di un vino di qualità, ma anche nel suo apprezzamento: il 62% del campione dichiara che la degustazione del vino inizia dal tappo, mentre il 61% di chi consuma la bevanda è convinto che non ci sia festa senza il rumore di un tappo che salta, e il 66% di loro ritiene che il gesto di aprire una bottiglia dia sempre risalto a un gran bel momento”.

Una “sensazione” che travalica i confini nazionali: “Secondo uno studio condotto dal professor Charles Spence, del Laboratorio di Ricerca Crossmodale dell’Università di Oxford, le persone tendono ad apprezzare lo stesso vino il 15% in più se la bottiglia che lo contiene è chiusa con un tappo di sughero, lo trovano il 20% più adeguato a un momento di festa, e il 16% più suggestivo per uno stato d’animo gioioso. E molti conservano il tappo di sughero come ricordo di belle esperienze e di brindisi importanti”.

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