Fin dal 1700 era segnalato sulle mappe catastali ed è sempre stato abitato da viticoltori: anche oggi il “borgo delle Ginestre” ha conservato quella sua antica vocazione vitivinicola. Siamo a Grinzane Cavour, nelle Langhe. Dalla cantina la vista spazia tra il maestoso castello e la collina di vigneti che furono dimora e azienda agricola del Conte di Cavour Camillo Benso. Oggi la Cantina le Ginestre è condotta da Gian Luca e Barbara Audasso, fratello e sorella: i loro antenati lavoravano già nella proprietà̀ del Conte. Un’eredità importante, oggi di 6,5 ettari a vigneto, che hanno raccolto da papà Franco e mamma Giulia. L’uva del Barolo assaggiato proviene da un bel vigneto di quattro ettari “Sottocastello di Novello”, impiantato nel 1999: i 400 metri d’altezza e un terreno di marne fossili di Sant’Agata donano a questo Barolo un’estrema eleganza. La Riserva non viene prodotta tutti gli anni: si scelgono solo le vendemmie migliori, come è stato il 2016 in Langa. Affina in un mix di barrique e botti usate di rovere per quattro anni, poi un anno in bottiglia. Bellissimo al naso con una danza di viola, vaniglia, cannella, tabacco dolce e liquirizia. Al palato una nota speziata e balsamica completa la percezione dei profumi. È un vino gradevole da bere giovane, ma con gli anni acquista grinta e carattere. Da provare abbinato a uno dei piatti preferiti dal Conte di Cavour: il gran bollito misto piemontese.
(Fiammetta Mussio)
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