Il Paleo è uno dei vini che hanno fatto la storia di Bolgheri. Nato nel 1989, da classico taglio bordolese si è trasformato in Cabernet Franc in purezza dal 2001, rivelando pionieristicamente l’adattabilità del vitigno francese al terroir di Bolgheri. La versione 2020, maturata 16 mesi in barrique, è raffinata e complessa al naso, dove si riconoscono rimandi alle amarene, alle more e al ribes, con tocchi fumè, di grafite, di tabacco, menta e pepe. La bocca è ben strutturata, polposa di frutto e dotata di tannini fitti, eleganti e vellutati, finale di grandissima persistenza, caratterizzato da una nitida corrispondenza al naso. Al Paleo Rosso, si affianca il suo alter ego, il Paleo Bianco, nato nel 1991 e ottenuto da uve Chardonnay e Sauvignon. La storia de Le Macchiole comincia nel 1983, collocandosi tra le realtà pioniere dell’areale, grazie alle intuizioni del suo fondatore Eugenio Campolmi. Oggi la moglie Cinzia Merli, insieme ai figli Elia e Mattia, ne prosegue il cammino, se possibile, in modo ancora più autorevole, gestendo un’azienda che conta su 35 ettari a vigneto per 190.000 bottiglie. Non mancano nel portafoglio aziendale anche altre etichette “cult”, ormai obbiettivi privilegiati per i collezionisti di tutto il mondo: il Messorio, Merlot in purezza, nato nel 1994 e lo Scrio, Syrah in purezza, anch’esso nato nel 1994. Il Bolgheri Rosso, arrivato nel 2004, è invece il “second vin”.
(are)
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