Il Friulano 2021 di Le Monde non è l’annata attualmente in commercio: ha quasi due anni in più sulle spalle e li porta con eleganza. Al naso c’è morbida complessità: frutta secca, pesca gialla, ginestra, cedro, fieno, un tocco di iodio, di melissa e di polline in grani. Una nota metallica si ritrova anche al sorso, che esordisce denso e dolce, per poi diffondersi sapido e pepato, lasciando la bocca accaldata e agrumata. Perfetto per due chiacchiere pre-cena davanti al camino acceso (se solo fuori tornasse a fare un po’ di serio freddo invernale), da accompagnare poi ad una tavola imbandita di cibi saporiti ma non pesanti. Questo vino fa parte del progetto attuato da Alex Maccan fin dagli esordi del 2008, di puntare in modo deciso sui monovitigni, e permettere loro di esprimersi con chiarezza. Un progetto aiutato anche dal contesto: una micro-zona posta fra Veneto e Friuli-Venezia Giulia (poco più di 10 km a sud di Sacile, a metà strada fra Conegliano e Pordenone), racchiusa fra i fiumi Livenza e Meduna, ricca di terreni calcareo-argillosi originati da erosioni alpine. I vitigni bianchi (Friulano, Chardonnay, Pinot Bianco e Grigio, Sauvignon Blanc, Ribolla Gialla e Traminer) sono stati concentrati su suoli calcarei, mentre quelli rossi (Cabernet Franc e Sauvignon, Merlot e Refosco) su terreni più argillosi. Ne è nata così un’ampia collezione di etichette monovitigni per un totale di circa 700.000 bottiglie annue.
(ns)
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024