“Ho sempre voluto fare la contadina”, ma poi è diventata una giocatrice di calcio professionista, il sogno numero due: dopo un quarto di secolo di corse dietro ad un pallone, Silvia Fuselli è tornata al sogno rimasto in sospeso, riprendendo in mano l'azienda agricola fondata dai nonni a Bolgheri negli anni Cinquanta. Una realtà impegnata nella lavorazione di ortaggi in foglia, che inforca con decisione la strada del vino nel 2014, quando il papà di Silvia pianta un nuovo vigneto. Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Vermentino, le uve scelte per vinificare un Bolgheri Bianco, un Bolgheri Rosso e un Igt Toscana di Franc in purezza: prima annata in commercio la 2017, anno in cui la famiglia sceglie di lanciare il brand “Le Vigne di Silvia”. Non perché siano solo di Silvia (oggi l'affianca la sorella Stefania, agronoma e sommelier, insostituibile anima tecnica della coppia), ma perché era forte il bisogno di personalizzare questa rinnovata promessa di dedizione alla campagna. Sono quattro gli ettari vitati, condotti a biologico, secondo una profonda concezione agricola di stampo conservatrice - riferita al rispetto e alla meticolosità nella preservazione dell'ecosistema. L'Artemio 2019 - annata dalle maturazioni lente e lunghe - rivela una didatticissima nota di foglia di pomodoro, accompagnata da vaniglia e ciliegia: in bocca ha carattere speziato, si muove sapido e amaricante e chiude dolcemente fruttato.
(ns)
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