Ricca nei profumi e avvolgente al gusto, la Malvasia Donna Lisa affina in acciaio per quattro mesi. È una Malvasia generosa, che parla di Sud e di sole. La versione 2020 ha in più una dinamica più pronunciata, frutto di un’annata tendenzialmente fresca e offre profumi di frutta esotica, cenni agrumati e leggeri tocchi erbacei. Toni fragranti e fruttati tornano anche nel sorso, dove predominano ampiezza e intensità, che restano a dettare i ritmi anche del finale. La traccia storica di Leone De Castris è profonda nel panorama enologico pugliese. Ma certamente l’evento più importante è forse quello accaduto nel 1943. Dalla cantina salentina uscivano, per la prima volta in Italia, le bottiglie di un rosato dal nome curioso e destinato ad entrare tra le etichette più note del vino italiano: Five Roses. Aveva espressamente richiesto una grossa fornitura di vino rosato il generale Charles Poletti, commissario per gli approvvigionamenti delle forze alleate, chiedendo però che il suo nome potesse essere ben compreso dagli americani. Un fatto destinato ad aprire in modo significativo il vino pugliese al mondo e al successo raggiunto nel recente passato. Tante cose sono cambiate da allora, eppure l’azienda, ancora nelle mani della famiglia De Castris e con un patrimonio viticolo di 300 ettari per una produzione di 2.500.000 bottiglie, resta uno dei poli più significativi della Puglia enoica e non solo.
(fp)
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