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TREND E NUMERI

L’incredibile recupero dello Champagne: nei primi 5 mesi  2021, +44,2% di bottiglie vendute sul 2020

L’incredibile recupero dello Champagne: nei primi 5 mesi  2021, +44,2% di bottiglie vendute sul 2020

Non smettono di arrivare le buone notizie dal mondo del vino, che, con la pandemia quasi alle spalle, ha ripreso a correre, lanciando e raccogliendo segnali di fiducia importanti, che poggiano anche su rapporti tornati alla normalità con gli Stati Uniti, sulla volontà della Ue di ristabilire un asse solido tra Bruxelles e Mosca, e sul sostanziale status quo dei commerci verso la Cina. Tutti presupposti di cui sta giovando anche lo Champagne, che ha registrato, nei primi cinque mesi del 2021, una crescita eccezionale, non solo sul drammatico 2020, ma anche sul 2019, mettendo nel mirino il recupero delle condizioni pre-Covid già alla fine di quest’anno.
I numeri parlano chiaro: a maggio dalle maison della Champagne sono partite - per il mercato interno e per quelli esteri - 22 milioni di bottiglie, il 155,5% in più dello stesso mese 2020, ma anche il +12,8% su maggio 2020. Nel periodo gennaio-maggio le bottiglie vendute sono state 88,2 milioni, il 44,2% in più del 2020 e il -2,3% rispetto allo stesso periodo del 2019. Tra giugno 2020 e maggio 2021 le bottiglie vendute sono state 271,1 milioni, l’1,1% in più del periodo giugno 2019-maggio 2020, ma il 10,1% in meno di giugno 2018-maggio 2019, periodo di grande crescita.
Le spedizioni di Champagne nel 2020, è bene ricordarlo, anche per fare ordine, sono diminuite del 18%, con un calo di 52,5 milioni di bottiglie rispetto al 2019, con il totale che è passato dalle 297,5 milioni di bottiglie del 2019 alle 245 milioni di bottiglie del 2020.
Un segnale interessante, in questo senso, arriva anche dal mercato italiano che, come ha raccontato a WineNews Luca Cuzziol, presidente di Società Excellence, realtà che riunisce 18 tra le più importanti realtà italiane di distribuzione ed importazione di vino e distillati:
“in questi primi mesi dell’anno, che segnano una ripresa importante per il nostro settore, registriamo una marcata crescita dello Champagne, un po’ per tutti i nostri soci, ma è tutto il mondo delle bollicine di alto e medio livello - dal Trentodoc alla Franciacorta passando per l’Alta Langa in Piemonte - a fare bene. E dobbiamo ancora aspettare che tornino a pieno regime i ristoranti stellati, il cui lavoro non è certo legato all’estate”.
Il trend, come detto, è quello di un rapido recupero, che porterà di nuovo, nel 2021, il numero di bottiglie di Champagne a quota 300 milioni di bottiglie. Nel frattempo, il presidente di Pol Roger, uno dei marchi più belli ed importanti, Laurent d’Harcourt, ha raccontato al magazine britannico “The Drinks Business” la “follia” di questo boom primaverile dello Champagne.
“È totalmente folle, i nostri importatori in tutto il mondo chiedono più assegnazioni ed effettuano gli ordini di fine anno già ora. Abbiamo gli stock, ma a volte ci sono problemi logistici, mancano autisti e container, come per tutte le merci e tutti i porti del mondo, anche a seguito del blocco del Canale di Suez. I mercati stanno riaprendo, i ristoranti stanno riaprendo e le persone tornano a celebrare matrimoni ed eventi, le cose stanno andando bene. Sono ottimista perché la ripresa sembra essere per tutti: i coltivatori, le cooperative e le maison. Lo Champagne - chiosa il presidente di Pol Roger, Laurent d’Harcourt - metteva sul mercato 25 milioni di bottiglie dopo la Seconda Guerra Mondiale: è cresciuto fino a superare i 300 milioni di bottiglie in 65 anni, vedrete che tutto tornerà alla normalità”.

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