Appena versato, sono le note erbacee e di frutta esotica ad emergere dal bicchiere del Sauvignon Terre Alte 2018, ma basta qualche minuto e il profilo olfattivo si fa più ampio, a comprende anche fiori gialli, lavanda e spezie. In bocca, è bianco sapido, fragrante, pieno e materico, di autorevole persistenza e sapore. L’azienda di Brazzano di Cormòns, 187 ettari di estensione vitata per 800.000 bottiglie di produzione complessiva, è uno dei fari dell’enologia friulana e non solo. Il merito è in gran parte del patriarca Livio Felluga che, nella sua lunga vita, ha dato letteralmente una svolta irreversibile al rilancio e all’’affermazione del Friuli enoico. Oggi il suo lavoro è proseguito dai figli, Maurizio, Elda, Andrea e Filippo, che, con altrettanta determinazione, continuano questa meravigliosa storia. Una storia che prende le mosse nel 1956 e che, attraverso scelte anche coraggiose, ha cambiato il modo di fare il vino a queste latitudini. Dal Collio ai Colli Orientali del Friuli, i vini della “carta geografica” (effigiata nelle etichette più importanti dell’azienda friulana) sono un simbolo indiscusso del successo di Felluga, con il “Terre Alte”, nato nel 1981, a trasformarsi pionieristicamente in vino bandiera aziendale, capace di esprimere un profondo radicamento territoriale e una grande coerenza stilistica, che ne fanno senza dubbio uno dei più prestigiosi vini bianchi italiani.
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