Quella di Luca Faccinelli per il Grumello è una storia all’insegna della passione. Valtellinese di nascita e con trascorsi nel basket agonistico e nella comunicazione, l’imprenditore debutta nel vino a inizio del Millennio con un approccio trasversale per una viticoltura eroica dove tutto è fatto a mano. Dalla prima annata, nel 2007, sono trascorsi sedici anni, e nel tempo la cantina è cresciuta espandendosi sulle vigne terrazzate dei Dossi Salati, ai piedi delle Alpi Retiche, dove oggi Luca Faccinelli ha tre ettari vitati con pendenze che arrivano al 70 per cento in condizioni estreme e una produzione che spazia dal Nebbiolo (Chiavennasca), vitigno principe della viticoltura valtellinese, al Rossola e al Pignola. Poche etichette in cui si concentrano l’entusiasmo e l’amore per il territorio. Il Valtellina Superiore Docg Grumello Riserva 2019 di Luca Faccinelli nasce a un’altitudine compresa tra i 500-650 metri circa ed è prodotto solo nelle annate migliori (la prima è stata nel 2016). Affina prima in tonneaux di rovere francese da 500 litri per 24 mesi e poi in bottiglia per almeno un anno prima della messa in vendita. La Riserva, dedicata dal produttore alle due figlie e simbolo della nuova fase dell’azienda si presenta con un bouquet dagli aromi fragranti di frutti rossi e spezie con sentori balsamici e di liquerizia, mentre il palato è vellutato e armonico. Il finale è lungo e persistente.
(Cinzia Meoni)
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