Il Trespo fa parte del progetto “Il Pometo” (insieme ad un Grechetto, ad un Sangiovese e ad un Pinot Grigio), varato dalla cantina di Torgiano, all’insegna di vini “easy friendly”, fragranti ed immediatamente piacevoli, versatili negli abbinamenti e dallo spiccato carattere gastronomico. Il Trespo, oggetto del nostro assaggio, è ottenuto dal vitigno Trebbiano Spoletino (che non può essere indicato in etichetta nella tipologia Igt ma solo in quella a denominazione, e per questo il vino in questione ha adottato un nome di fantasia che in qualche modo lo rievoca). La versione 2023 profuma di agrumi con tocchi di erbe mediterranee e frutti tropicali, ad anticipare un sorso scorrevole, fresco e saporito, dallo sviluppo continuo e dal finale piacevolmente mentolato. Chiara Lungarotti oggi conduce l’azienda di famiglia fondata nel 1962, e senz’altro uno dei punti di riferimento dell’Umbria enoica, articolata nelle tenute di Torgiano e Montefalco e nella fattoria di Pometo (250 ettari complessivi a vigneto coltivati con vitigni locali e internazionali). Oltre alla produzione vitivinicola - 2.500.000 bottiglie all’anno – l’offerta sconfina in un efficiente proposta per l’ospitalità a tutto tondo, con un agriturismo e un ristorazione, ma soprattutto, forte storicamente dell’impegno della famiglia nella valorizzazione e diffusione della cultura del vino, con il Museo del Vino, il Museo dell’Olio e la Fondazione.
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