Sei ettari a vigneto per questa giovane realtà produttiva di Montalcino, nata nel 2006 per volere della famiglia Borgogni, Un’azienda dai vini ben profilati e dallo stile che potremmo definire “moderno”, fatto di generose estrazioni e uso non secondario dei legni di affinamento di provenienza soprattutto francese. Il risultato sono una gamma di vini alla ricerca della morbidezza e della dolcezza, in cui il frutto resta sempre in primo piano, ben sostenuto dalle speziature del rovere. Evidentemente il vino di punta resta il Brunello di Montalcino, anche se a far parlare molto di sé è stato l’Igt Madonna Nera, uvaggio a base di Sangiovese, Merlot e Cabernet Sauvignon, servito al G8 de L’Aquila nel 2009. C’è poi da sottolineare l’interpretazione del Rosso di Montalcino di Madonna Nera, che spesso è decisamente centrata e non priva di personalità. Come nel caso della versione 2015, figlio peraltro di un’annata fantastica, proprio da Sangiovese verace. Affinato in Tonneaux da 5-7 ettolitri di primo e secondo passaggio, per 12 mesi, questo rosso possiede naso di grande impatto fruttato, dai cenni speziati e affumicati a rifinitura e contraddistinto da una bella nota ematica finale. In bocca, lo sviluppo è generoso e ampio, sapido e articolato, ma il sorso non è mai faticoso, anzi resta slanciato e molto fragrante. Una classica bottiglia che è difficile trovare ancora con un po’ di vino a fine pasto.
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