La visita all'azienda Maggio, a Vittoria, in provincia di Ragusa, è lunga soprattutto in vigna. Lo dicono in tanti, oggi davvero tutti, che il vino si fa nel vigneto e non in cantina, ma qui, nell'areale dell'unica Docg della Sicilia, ti spiegano davvero perché. Maggio Vini sta mettendo su un vero ecosistema in cui è la natura a dettare le regole: pannelli fotovoltaici, acque reflue, sovescio con leguminose, uso del biocarbone preparato in loco, impianto di alberi - uno ogni 80 metri - di agrumi, melograno, mandorlo, erbe aromatiche e ortaggi tra i filari. Una biodiversità non solo riconosciuta da un certificato, ma che si può osservare e toccare con mano. Cinquanta ettari di vigneto dedicati soprattutto agli autoctoni siciliani. Parte delle vigne storiche - 50 anni di età - sono ancora ad alberello ed è da qui che viene l'uva per il Frappato e il Cerasuolo di Vittoria. La vigna è quella chiamata Pettineo, dal nome della contrada. Il Frappato sa di ciliegia e fragola, di pepe rosa e bianco, ha una leggero richiamo all'anice e al melograno. La sua beva è pulita e croccante, grazie anche a un tannino delicato e a un grado alcolico contenuto. È uno dei vini/uva più in voga del momento proprio per questo alto tasso di comprensibilità e la Maggio Vini non carica in eccesso l'etichetta che deve avere quello che ci si aspetta da un Frappato in acciaio: franchezza e vivacità.
(Francesca Ciancio)
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