A fare da cornice ai 17 ettari vitati dell’azienda la villa medicea di Lilliano che la famiglia Malenchini possiede dalla metà dell’Ottocento. La Tenuta si trova dunque nel cuore del Chianti Colli Fiorentini e a questa denominazione la cantina guidata da Diletta Malenchini dedica l’attenzione più rigorosa. Dalla campagna 2015, l’azienda sta convertendosi al biologico, ma, soprattutto, ha deciso un cambio di passo tendenzialmente drastico nello stile dei propri vini, ricercando con più meticolosità un tratto più puro e chiantigiano per le sue etichette. Una scelta quanto mai azzeccata, compiuta in un momento di trasformazione dei gusti dei winelover, che vanno proprio in questa direzione. Ecco allora diminuire l’influenza delle barriques e tornare il legno grande, scomparire le varietà alloctone dall’uvaggio del Chianti per far posto al solo Canaiolo. I primi risultati di questo cambio di passo possono essere già leggibili nel Chianti Colli Fiorentini Riserva 2015, un rosso che sembra centrare perfettamente i suoi obbiettivi. I profumi sono puliti e chiari, con il frutto che si alterna a sensazioni di terra e fiori ben sostenute da tocchi di pietra focaia e leggeri cenni affumicati. In bocca, il vino si distende continuo e ritmato, i tannini sono vivaci e maturi, mentre il sorso è sempre beverino, rinfrescato da una bella verve acida che conduce ad un finale sapido e profondo.
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