L’Etna Bianco Sentiero delle Gerle 2024, affinato sulle sue fecce fini per 12/15 mesi (a seconda delle caratteristiche dell’annata), profuma di frutti a polpa bianca maturi e di fiori di zagara, con leggeri tocchi sulfurei. Il sorso è sapido e continuo, dallo sviluppo dinamico e dal finale persistente, ancora su toni floreali e rimandi balsamici. Anche il gigante cooperativo della Sicilia enoica, Cantine Settesoli, dal 2019 è sbarcato sulle pendici dell’Etna, accrescendo la propria sicilianità attraverso il tocco inconfondibile del Vulcano. I vini etnei escono col brand Mandrarossa, riaffermandone il ruolo apicale in azienda: perché questo progetto, nato nel 1999, raccoglie il meglio della produzione della cantina sociale con sede a Menfi, raggruppando 175 soci, 500 ettari vitati sparsi sull’isola, per una produzione complessiva di un milione di bottiglie. Cantine Settesoli è tra i marchi di riferimento della Sicilia enoica ed è una delle cantine cooperative più grandi d’Europa (5.700 ettari di vigneto, 2.000 soci, per 18 milioni di bottiglie). La sua forza risiede su una confortante continuità qualitativa, che coniuga grandi numeri e esecuzione tecnica ineccepibile, senza tradire il territorio o i vitigni d’origine. Il ricco portafoglio etichette è ripartito su due linee: la storica Settesoli, destinata alla grande distribuzione e Mandrarossa, appunto, che raccoglie le etichette più prestigiose.
(fp)
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