Il Tiperosse, ottenuto da uve Petit Verdot, vitigno bordolese che spesso non riesce a trovare la sua piena maturazione nella propria “patria”, rivela caratteri inaspettati in terra di Sicilia, dove, certo il sole non manca. La declinazione 2021 offerta da Mandrarossa possiede intensi profumi di gelsi e prugne, rosmarino e salvia. In bocca, il sorso è vivace e succoso, dai tannini gentili e dallo sviluppo morbido e accattivante, che termina con un finale ancora dai piacevoli e fragranti tocchi fruttati. I numeri raggiunti da Cantine Settesoli fanno letteralmente paura: 6.000 ettari di vigneto, 2.000 soci, una produzione complessiva di 20 milioni di bottiglie, a formare una delle cooperative vinicole più significative d’Europa. Ma oltre alle cifre, è la continuità dello standard qualitativo ad impressionare: i vini, schietti e di bella bevibilità, hanno saputo costruirsi una solida reputazione, grazie ad una sapiente quanto ben riuscita coniugazione tra grandi numeri e perfetta esecuzione tecnica, senza però tradire il territorio o i vitigni d’origine. L’articolatissimo portafoglio etichette si divide in due linee: la storica Settesoli, destinata alla grande distribuzione organizzata e Mandrarossa, il brand della cantina con sede a Menfi, che raccoglie i vini più prestigiosi e che fa capo al progetto di mappatura delle terre, di selezione dei vigneti e delle cultivar delle Terre Sicane e di Menfi.
(fp)
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