Un lungo romanzo che inizia più di 400 anni fa, quando nel 1608 Hieronymus Manincor ricevette, per i suoi meriti in favore dell’Austria, una porzione di terra intorno al Lago di Caldaro. Nel 1978 la tenuta fu acquistata dai conti Enzenberg, che con Michele segnano tutta la storia più recente dell’azienda. Fino agli anni Novanta Manincor vendeva solamente le proprie uve, e fu proprio Michael a decidere di iniziare a produrre e commercializzare le proprie etichette. Oggi sono circa 50 gli ettari di terreni vitati, suddivisi in sette poderi che hanno esposizioni diverse per dare vita a un’ampia gamma di prodotti: dai rossi, con uve di Pinot Nero, Lagrein, Merlot e Cabernet Sauvignon; ai bianchi, anche a base di Moscato Giallo e Sauvignon. Tutti i vini nascono rispettando al massimo i cicli naturali e riducendo al minimo gli interventi in vigna e in cantina; sono i principi dell’agricoltura biologica e biodinamica a governare i cicli produttivi, con vinificazioni separate dei vitigni, fermentazioni spontanee da lieviti naturali, svinature e imbottigliamenti effettuati seguendo il ritmo dei cicli lunari. Il Réserve della Contessa 2016 si distingue al naso per sentori ampi, aprendosi a sfumature vegetali, di fieno e foglia di pomodoro, quindi pesca bianca matura. Godibile l’ingresso in bocca, rotondo, dotato però di vena acida calibrata, sapidità appropriata, per un finale succoso e di bella tensione.
(Leonardo Romanelli)
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