Dal colore giallo paglierino tenue, dai lievi accenni color oro, il Roero Arneis 2023 di Marchesi di Barolo, vino subito piacevole, che possiede un bagaglio aromatico abbondantemente fruttato, con tocchi di fiori d’acacia e nocciola fresca. In bocca il sorso è fresco, scorrevole e continuo, dai cenni sapidi e dal finale ben profilato su note lievemente ammandorlate. Articolata e lunga la storia del marchio con sede a Barolo. Le “Cantine dei Marchesi di Barolo”, di proprietà dei Marchesi Falletti, all’estinguersi di questa famiglia, passarono, nel 1864, all’Agenzia della Tenuta Opera Pia Barolo. Intanto, Pietro Abbona lavorava nella cantina paterna “Cavalier Felice Abbona & Figli” (1895) e di lì a poco riuscì ad acquistare l’Agenzia della Tenuta Opera Pia Barolo e i suoi vigneti, costruendo un percorso enoico solido e virtuoso. Oggi, la Marchesi di Barolo (produttrice, tra gli altri vini, dello storico Cru Cannubi a cui ha aggiunto anche quelli di Coste di Rose e Sarmassa) è una delle realtà più grandi e significative dell’intero areale langarolo ed è ancora condotta dalla famiglia Abbona: Anna, Ernesto e i figli Valentina e Davide. 105 sono gli ettari vitati, anche coltivati negli areali del Roero e del Monferrato, per una produzione complessiva di 1.500.000 bottiglie annue, distribuita su un ricco portafoglio etichette, a comprendere le più significative denominazioni del Piemonte enoico.
(fp)
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