Chardonnay al 70% e Pinot Bianco al 30% - cresciuti a 500 metri s.l.m. su terreno calcareo esposto ad est - compongono questo Trentodoc non dosato di Marco Tonini, uno spumante che fermenta e affina (per 30 mesi sui lieviti) in vasche d'acciaio e dal carattere minerale nella versione 2019, elegantemente generoso nei profumi di fiori bianchi e frutta secca e dissetante in bocca, grazie alla freschezza che il sapore di pompelmo e di mandorla fresca donano al sorso cremoso. La valle su cui si affacciano le viti è la Vallagarina, all'altezza di Isera, e sono in totale solamente 5,5 gli ettari vitati fra i 200 e gli 800 metri che Marco Tonini - insieme alla sua famiglia e con il figlio Filippo, ormai alle redini delle trasformazioni enologiche - coltiva e imbottiglia dal 2013, avendo però ereditato terre e saperi vitivinicoli dalle precedenti generazioni. Biologico fin dall'inizio, questa piccola cantina riesce a mettere sul mercato ogni anno circa 18.000 bottiglie, suddivise attualmente in 3 etichette: oltre al Nature Marco Tonini, un secondo Metodo Classico - la Riserva Le Grile, che proviene dal singolo vigneto omonimo - e un vino rosso da Marzemino, vitigno autoctono tipico della vallata. Poche referenze che permettono di dedicarsi con particolare attenzione a tutte le fasi della produzione; a partire dalla vigna, che si lavora quasi interamente a mano, date le pendenze contenute dai terrazzamenti.
(ns)
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