La Costiera Amalfitana, almeno dal suo lato enoico, ha raggiunto la ribalta mondiale grazie a questa azienda. Siamo a Furore, sul golfo di Salerno, le vigne sono piantate nelle colline che degradano verso le scogliere sul mare, in piccoli terrazzamenti e sono una delle rappresentazioni più plastiche della cosiddetta "viticoltura eroica". Era il 1980, quando Andrea Ferraioli regala come dono di nozze alla futura sposa Marisa Cuomo piccole vigne, di età media di ottanta anni, tutte a piede franco, ereditate dal padre. Nacque così la cantina Marisa Cuomo, oggi 18 ettari a vigneto per una produzione di 109.000 bottiglie. Allevando i vitigni tipici della zona (Fenile, Piedirosso, Ginestra, Pepella, Ripolo, Sciascinoso, Tintore e Tronto), su suoli altamente calcarei, la cantina amalfitana produce vini dalla cifra stilistica sincera e inconfondibile. Se a decretarne il successo è stato soprattutto il Furore bianco, anche la versione ottenuta da uve a bacca rossa non è da meno. Ottenuta da un uvaggio paritario di Aglianico e Piedirosso, affinato per dodici mesi in barrique, la versione Riserva 2015 è rosso capace di regalare una pura essenza mediterranea. Al naso si susseguono cenni floreali di rosa poi ribes e prugna matura, insieme a tocchi affumicati e speziati. In bocca, il vino si distende ampio su un sottofondo sapido continuo ed incisivo che ben contrasta la sua vena calda e avvolgente.
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