È ormai da venti anni che nei vigneti dell’azienda con sede a Dogliani è stata bandita la chimica e oggi Marziano Abbona può contare su 50 ettari di superficie vitata a biologico, da cui si ricavano 350.000 bottiglie, con i nomi delle denominazioni più importanti del Piemonte enoico: dal Barolo (con i Cru Cerviano-Merli e Pressenda) al Barbaresco, dalla Barbera d’Alba al Langhe, per arrivare al Dolcetto di Dogliani, a rappresentare il vino bandiera aziendale, immortalato dall’etichetta dedicata a “Papà Celso”, il padre di Marziano, oggi coadiuvato nel suo lavoro dalle figlie Chiara e Mara. La storia di questa realtà produttiva ricalca il cliché di molte altre aziende vitivinicole piemontesi: il duro lavoro di un padre mette in condizione i propri eredi di compiere la scelta della produzione vitivinicola specializzata, cosa che, per la famiglia Abbona, avviene nel 1964. Di lì in poi un lungo percorso che sposta l’attenzione da Dogliani a Barolo (a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 del secolo scorso), per arrivare nel Nuovo Millennio ad un portafoglio etichette ben articolato anche sul versante degli spumanti. Il Langhe Cinerino 2020, prima annata prodotta la 1996, è un Viognier in purezza che trascorre qualche mese in legno di acacia. I suoi profumi passano da tocchi floreali agli agrumi e al miele. In bocca, il sorso non manca di ricchezza e di fragranza, sviluppandosi morbido e saporito.
(are)
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024