A raccontarla tutta non basterebbero dieci vite, oltre che centomila viti. Basti pensare che tutto ha avuto inizio nel lontanissimo 1772 con il primo appezzamento acquistato dalla famiglia Boscaini, il Vaio dei Masi: punto di partenza di una vicenda che ha sempre visto alla conduzione la stessa dinastia, e che negli ultimi decenni ha contribuito come poche al successo della Valpolicella e in particolar modo dell’Amarone, portabandiera territoriale nel mondo. Attuale presidente della cantina (significativa, va detto, anche sotto l’aspetto quantitativo) è Sandro Boscaini: con i figli Raffaele, Alessandra, Giacomo e Anita a tessere costantemente le fila di un’impresa che attualmente conta proprietà e collaborazioni anche in Trentino, Valdobbiadene, Maremma e Friuli, per tacere del lavoro che ormai da più di vent’anni li vede operativi persino in Argentina. Il numero di bottiglie prodotte supera i quattro milioni: ciò nonostante, sensibilissima è l’attenzione alle peculiarità dei diversi cru e alla conduzione viticola da parte dei conferitori, tutti seguiti con maniacale rigore. Fra i capisaldi delle variegate selezioni di Amarone c’è anche il Costasera, una garanzia costante: dove la marasca, le ciliegie sotto spirito, la confettura di prugna, il cacao e il mallo di noce giocano meravigliosamente di sponda, anticipando un sorso vellutato e avvolgente, di persistente spessore.
(Fabio Turchetti)
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