Maso Martis ha da poco festeggiato i suoi 35 anni di storia con il restyling di uno dei vini simbolo aziendali - il Trentodoc Brut Riserva - ora dedicato ai 35 anni dell’azienda. Si tratta di una cuvée a base di Pinot Nero e Chardonnay (il primo vinificato in acciaio e il secondo fermentato e maturato per 8 mesi in barrique), lasciata sui suoi lieviti per 48 mesi. Dal perlage fine e persistente, la prima versione - annata 2020 - profuma di agrumi, erbe aromatiche, pan brioches, cedro candito, mandorla e nocciola tostata, con tocchi di vaniglia a rifinitura. In bocca è fragrante, cremoso e sapido, dallo sviluppo articolato e dal finale persistente su ritorni agrumati e tostati. Una edizione celebrativa che ribadisce il ruolo del Brut Riserva di Maso Martis: la prima etichetta con affinamento lungo della cantina con base a Martignano. Roberta Giuriali e il marito Antonio Stelzer hanno creato Maso Martis nel 1990 ed oggi a dirigere l’azienda ci sono le figlie Alessandra e Maddalena. Negli anni Ottanta il padre di Antonio, Giuseppe Stelzer acquista 12 ettari di terreni, situati sulla collina Est di Trento, a Martignano. Tra il 1982 e il 1986 vengono piantati i primi vigneti, con l’intento di vendere le uve a terzi. Nel 1990, Giuseppe decide di affidare l’azienda agricola al figlio Antonio e alla sua fidanzata Roberta, che decidono di intraprendere la strada della spumantizzazione e della commercializzazione in proprio delle loro bottiglie.
(fp)
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