Il Brut Riserva 2017, da uve Chardonnay e Pinot Nero sosta sui lieviti per 60 mesi. Dal colore giallo dorato brillante, mette in fila profumi di mela matura, crosta di pane e lieviti a costituire un profilo aromatico classico e ben a fuoco. In bocca la struttura si sviluppa ricca e cremosa, con il sorso accentato da lampi sapidi, che accompagnano lunghezza e persistenza anche del finale. Dietro Maso Poli c’è la famiglia Togn e la loro lunga storia di “négociant d’uva” con il marchio Gaierhof a Roverè della Luna (ma c’è anche l’Azienda Vinicola Valdadige), noto soprattutto per la produzione di vini fermi, dal Pinot Nero alla Nosiola, dal Pinot Grigio al Traminer, dal Riesling al Teroldego e al Lagrein. Nel 1978 decidono di comprare questo vecchio maso del 1700, posto sulle colline di Pressano, lungo la strada panoramica che porta da Lavis a San Michele all’Adige. I suoi vigneti si affacciano sulla Piana Rotaliana con esposizioni prevalentemente ad ovest ed occupano 10 ettari complessivi, da cui si ottiene anche l’unica bollicina, oggetto del nostro assaggio. La storia di questa realtà produttiva inizia nel 1943 con Germano Togn, che decide di vinificare le uve di alcuni contadini e vendere il vino sfuso in Trentino Alto Adige e nell’ex Impero Austroungarico. Oggi suo figlio Luigi guida l’azienda affiancato dalle tre figlie, Romina, Martina, Valentina e dal genero Goffredo Pasolli.
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