Ottenuto da uve Negroamaro e lasciato sulle fecce fini per 4 mesi prima dell’imbottigliamento, il rosato Zinzula 2023 profuma di rosa, amarena, pepe e curcuma. In bocca il sorso è snello, scorrevole e tendenzialmente saporito, dallo sviluppo continuo e dal finale persistente e croccante, ancora su toni fruttati. La Masseria Altemura e la dependance pugliese del Gruppo Zonin1821, acquisita nel 2000. La Tenuta, che si fonde con la struttura di una antica masseria edificata durante la dominazione Aragonese ed oggi completamente restaurata, si trova nella penisola salentina, una scelta non casuale, ma dettata dall’interesse verso un territorio ancora dalle potenzialità non del tutto svelate e capace di offrire declinazioni enoiche interessanti, in grado di emergere anche sui mercati internazionali. Un progetto che si fonda su solide basi, rappresentate da oltre 300 ettari aziendali complessivi, 125 dei quali dimorati a vigneto, per una produzione di 500.000 bottiglie all’anno. Le varietà scelte, sia bianche che rosse, sono quelle della tradizione locale, base imprescindibile per la messa in bottiglia di vini dal carattere squisitamente caldo e mediterraneo: dall’immancabile Primitivo all’Aglianico e al Fiano, dal Negroamaro alla Falanghina (quest’ultimi vitigni anche spumantizzati), un mix al quale si aggiungono anche le uve internazionali, a queste latitudini particolarmente espressive.
(fp)
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