Cascina Masseria nasce nel 1960, quando Lorenzo Giordano, assieme alla moglie Giustina, decise di acquistare l’azienda e, con i figli Piero e Bruno, iniziò a svilupparla. Dapprima l’attività si limitava alla vendita delle uve coltivate, mentre a partire dal Nuovo Millennio comincia la vinificazione in proprio, sotto la spinta di Stefano e Alessandro, figli di Bruno, che hanno portato la cantina con sede ad Alba all’attuale assetto. Lo stile dei vini è tendenzialmente sobrio e cerca di essere il più vicino possibile alle caratteristiche del territorio d’origine. In vigna, il lavoro è rigoroso e le pratiche adottate sono scelte al fine di ridurre drasticamente l’utilizzo di sostanze chimiche. In cantina, metodi tradizionali e moderne tecnologie si incrociano per ottenere vini definiti e puliti. La gamma delle etichette si sviluppa su quattro referenze: i bianchi Padùs e Aurum Vietus e il Langhe Rosso e il Barbaresco. Quest’ultimo, oggetto del nostro assaggio, è fermentato in legno e affinato successivamente per un anno in legno grande. La versione 2017 dimostra di essere un’etichetta che va oltre alle aspettative, fin dal suo profilo olfattivo dal rigoglioso fruttato che si alterna a toni speziate e floreali, con raffinatezza e garbo. Al palato, il vino è robusto e generoso, dal sorso non privo di freschezza e vivacità e dal buon allungo, fino a chiudere su ritorni balsamici e fruttati.
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