Dominato dal famoso cedro del Libano, il Gattera è una Menzione Geografica del Barolo che prende il nome dall’omonima cascina che guarda sull’area. “La storia della nostra cantina inizia proprio qui, dove negli anni Sessanta mio nonno Angelo Veglio acquistò la sua prima vigna”. A raccontarci la genesi dell’azienda vitivinicola di famiglia e il significato della vigna storica, risalente al 1950, da cui proviene il Barolo Gattera Mauro Veglio, è Alessandro Veglio, che guida l’attività assieme allo zio Mauro. La cantina, che da 20 anni ha scelto la conduzione organica sostenibile, produce 7 Barolo e altri vini rossi tipici della Langhe. In particolare il Barolo Gattera, che abbiamo degustato in occasione di un evento organizzato a Roma da Cuzziol GrandiVini, è un vino maturo, speziato, caldo e intenso che si gioca della favorevole esposizione, da sud-est a sud-ovest, della vigna di provenienza e di un’annata, la 2020, dall’ottimo andamento stagionale, che ha favorito la qualità delle uve. Il Barolo Gattera presenta un colore rubino tenue con leggere note granato. Al naso si avvertono note di spezie dolci e sentori fruttati e floreali. Al palato è caldo, leggermente balsamico con note delicatamente tanniche e un buon equilibrio alcolico. Ha un corpo ben strutturato e generoso, tannini dolci e salivanti. Si abbina bene a secondi piatti a base di carni rosse come l’arrosto, il brasato ed il filetto di manzo.
(Cristina Latessa)
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