Degustare un’etichetta nel corso di una verticale rappresenta sempre un’occasione unica per comprendere un vino e la sua evoluzione “storica”, l’importanza dell’annata e la capacità del produttore di interpretarla, così come il lavoro portato avanti da quest’ultimo per valorizzare il terroir a disposizione. Le annate di Siepi 2016, 2017, 2018, 2019 e, in anteprima, 2020, mettono in evidenza il grande lavoro di zonazione portato avanti dalla famiglia Mazzei, la valorizzazione dei suoli e la cura del Sangiovese e del Merlot per ottenere un vino che, al netto delle differenti caratteristiche delle annate, si distingue sempre per l'estrema eleganza. Tra le annate degustate, oltre allo straordinario 2019, merita una nota particolare il 2020 che si mostra nel bicchiere con un’affascinante veste rosso rubino profondo, brillante, con riflessi tendenti al porpora. Al naso il vino colpisce per eleganza e complessità, con una bella e delicata nota floreale, accompagnata da sentori di frutti rossi, cuoio, tabacco e spezie dolci. L’ingresso in bocca è fresco, morbido, con un tannino di carattere ma di grana fine. Al palato il vino si conferma complesso, con una spiccata nota di ciliegia matura ben integrata con speziature e note floreali e balsamiche, che ne rendono il finale piacevole e fresco. Confermando il “pedigree” di questa grande etichetta, il 2020, in commercio da settembre, si abbina perfettamente a piatti a base di carne rossa.
(Paolo Lauria)
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