20 ettari per 100.000 bottiglie di produzione complessiva, questi i numeri di Tenuta Mazzolino che caratterizzano un’azienda in cui si respira una certa “aria” di Borgogna. Non solo per la “location” ma anche per l’attenzione, tendenzialmente maniacale, che la proprietà dedica ai vigneti, coltivati a Pinot Noir e Chardonnay. Tanto per rimarcare il proprio ascendente. Che in Oltrepò Pavese esistano le potenzialità per ottenere vini significativi, non è un mistero, come non è un mistero che il Pinot Nero si trovi a suo agio a queste latitudini. Meno vero che i risultati in termini enoici portino immediatamente a raggiungere le pur obbiettive analogie. La cantina di proprietà della famiglia Braggiotti dal 1980 è una di quelle che in questo areale sembra aver accettato la sfida fino in fondo, guardando al modello borgognone con rigore e con scelte che non nascondono le proprie finalità. A partire, per fare un altro esempio, dal consulente storico aziendale, Kyriakos Kynigopoulos, enologo di grande esperienza borgognona. Ecco allora il Pinot Noir 2015, in un’annata forse non proprio del tutto favorevole per questa tipologia, che si concede al naso con note di lampone e fragola, accompagnate da sfumature speziate e boisé. In bocca, il vino è sapido e piccante con trama tannica sottile ma fitta, acidità fragrante e continua, sorso succoso e finale con ritorni di frutti rossi e spezie.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024