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Meno tasse per le aziende che investono sul territorio e per il sociale: la proposta di Massimo Romeo, presidente del Consorzio del Nobile di Montepulciano, potrebbe presto diventare una disegno di legge

Meno tasse per le aziende del vino che investono sul territorio e per il sociale: è la proposta che Massimo Romeo, presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, ha lanciato oggi in un convegno organizzato dalla Camera di Commercio di Siena per fare il punto sulla realtà fiscale dei comparti agrituristico e viticolo, strappando non pochi consensi tra gli addetti del settore. Una proposta che vuol coniugare la tutela del territorio con la necessità di trovare misure per lo sviluppo economico del vino specie in un momento in cui la
concorrenza internazionale è sempre più pressante e proprio il legame con il territorio rappresenta il valore aggiunto delle bottiglie italiane.

Certo lo "sconto" fiscale deve essere indirizzato solo agli
investimenti che hanno un effettiva ricaduta sulle comunità locali e nei territori di produzione. "La proposta - spiega Romeo - prima di prendere le gambe deve essere fissata in un'apposita normativa per la competitività e stiamo valutando, insieme a tecnici, esperti e commercialisti, se indirizzarci verso un piano toscano o puntare verso
il livello nazionale".

Gli esempi di "buoni investimenti", secondo Romeo, potrebbero essere i più svariati. "Non vogliamo fare del federalismo - continua - ma recuperare priorità per il nostro territorio che rappresenta il nostro vero valore aggiunto e allora perché non destinare in questa direzione una quota dei nostri contributi". La proposta naturalmente, non è indirizzata solo e soltanto al "popolo del vino" ma valida anche per altre categorie come l'artigianato, il commercio e l'industria. "E' importante che passi il principio che le aziende sono sempre più presenti come soggetti attivi nella realtà sociale alla quale contribuiscono in chiave di sviluppo, valorizzazione del territorio e tutela dei beni collettivi".

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