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MENZIONI VINO: E’ STATO APPROVATO DALL’UNIONE EUROPEA IL NUOVO REGOLAMENTO, CHE E’ STATO GIA’ PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE

Il nuovo Regolamento sulle etichettature dei vini è stato approvato, ieri, dall’Unione Europea, e già pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento, notificato all'Organizzazione per il Commercio Mondiale (Wto), “liberalizza”, a determinate condizioni, l'uso internazionale di alcune menzioni tradizionali europee, tra le quali ben 17 riservate ai vini italiani: dal Brunello all'Amarone, dal Morellino al Vinsanto, dal Recioto al Gutturnio.
Nonostante le proteste italiane e la presa di posizione del Ministro delle Politiche Agricole Gianni Alemanno, che ha da tempo chiesto di portare la materia in discussione al Consiglio agricolo dell'Unione europea, la Commissione non ha sentito ragioni. Ai Paesi extracomunitari che volessero porre sull'etichetta dei propri vini una menzione tradizionale (tipo Brunello) basterà rispettare adesso solo alcuni vincoli: dimostrare che quella menzione è stata utilizzata dal Paese interessato da almeno 10 anni e che goda di una solida fama all'interno del Paese che ne fa domanda. Inoltre, si possono autorizzare unicamente le menzioni tradizionali nella lingua ufficiale del Paese extracomunitario in questione.
Secondo la Coldiretti, la “vinopirateria” internazionale colpisce già pesantemente le produzioni italiane di vino a denominazione di origine, determinando danni miliardari alle nostre esportazioni, che nel 2003 hanno segnato una pesante battuta d'arresto con un quantitativo in calo del 17% su base annua ed una flessione del 2% in termini di incassi.
L'Italia è il secondo produttore di vino in Europa e può contare su un patrimonio di 427 vini Docg, Doc ed Igt, che rappresentano il 60% della produzione nazionale di vino, che genera un fatturato complessivo di circa 8,5 miliardi di euro ed un valore delle esportazioni superiore ai 2,5 miliardi di euro, la principale voce dell'export agroalimentare.

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