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Merano Wine Festival (10-14 novembre): dalle 800 etichette di Wine Italia ai produttori di Wine International, dalle Charity Wine Masterclasses al convegno Naturae & Purae, da selezione dell’Union des Grands Crus de Bordeaux alla Catwalk Champagne

Italia
Il gotha del vino al Merano WineFestival , dal 10 al 14 novembre

Il cuore pulsante saranno le oltre 800 etichette, di 346 aziende dal Nord al Sud del Belpaese, capaci di aggiudicarsi l’Award Rosso, Gold o Platinum, riunite nella sezione Wine Italia, ma non mancheranno “puntate” ai quattro angoli del mondo, con i produttori di Wine International, dalla Francia alla Slovenia, dalla Germania all’Austria, dalla Spagna all’Argentina, dalla Romania alla Svizzera, ma anche una sezione interamente dedicata ai vini istriani, Focus Istria, e, soprattutto, la grande degustazione dell’Union des Grands Crus de Bordeaux (da Domaine de Chevalier a Château La Cabanne, da Château La Croix de Gay a Château Gazin, da Château Giscours a Château du Tertre, da Château Branaire-Ducru a Château Gruaud Larose, da Château Lagrange a Château Talbot, da Château Lafon-Rochet a Château de Fargues fino a Château Guiraud). Alle vecchie annate delle grandi griffe tricolore è invece dedicata la Longevity Vintage Collection, dalle bollicine di Bellavista, Ferrari, Berlucchi e Maso Martis ai sirprendenti bianchi di Terlano e San Michele Appiano, fino ai grandi rossi, dal Barolo al Brunello passando per i Super Tuscan e le chicche della Valpolicella, con la chiusura affidata, come da tradizione, alla Catwalk Champagne, una “sfilata” di 40 aziende e 100 etichette dal terroir delle delle bollicine per antonomasia. Dal 10 al 14 novembre il top dell’Italia enoica si ritrova al “Merano Wine Festival” (www.meranowinefestival.com), l’evento glamour del mondo del vino, nella cornice della Kurhaus, gioiello architettonico del liberty altoatesino.
Kermesse che vivrà un importante anticipo il 9 novembre, quando i Giardini di Castel Trauttmansdorff di Merano, conosciuti anche come i Giardini di Sissi, ospiteranno il convegno Naturae&Purae, in cui i protagonisti del vini si confronteranno sul futuro e le tendenze della viticoltura: al centro il fenomeno dei vini naturali e bio, i temi della sostenibilità e della ricerca, in un prologo che coinvolgerà nomi del calibro di Attilio Scienza, Luca D’Attoma, Franz Josef Loacker, Werner Morandell, Angiolino Maule e Carlo Nesler. A Naturae&Purae si parlerà dei vini del futuro, partendo dall’analisi di un fenomeno rilevante, la forte ascesa del mondo del bio certificato, che secondo le statistiche di AssoBio, basate sui dati Nielsen sull’andamento delle vendite biologiche in Gdo, hanno mostrato un +19,7% sul 2016, e la crescita di realtà produttive considerate per molto tempo “di nicchia”. Ma verrà affrontato anche il tema della ricerca, con i vini ricavati da vitigni Piwi (ovvero vini derivanti dai nuovi genomi viticoli ottenuti dall’incrocio di viti resistenti alle malattie fungine), e le varietà autoimmunizzate attraverso selezioni genetiche (come i vini provenienti dalle più recenti sperimentazioni e ricerche condotte da Cisgenetica). Quello del biologico, del resto, è sempre stato un mondo cui il Merano Wine Festival ha guardato con interesse, e non è un caso che la sezione Bio & Dynamica conti ben 104 cantine.
Tra gli appuntamenti più attesi, ci sono senza dubbio le Charity Wine Masterclasses, all’Hotel Terme Merano dall’11 al 13 novembre, eventi che coniugano la passione e la scoperta nell’ambito del vino, allo scopo benefico di finanziare uno specifico progetto che il Gruppo Missionario di Merano mira a realizzare in Africa. Seminari dove assaggiare, conoscere e confrontarsi, aperti anche ai neofiti che per la prima volta si avvicinano al mondo del vino. Si parte dai grandi classici dell’enologia (da Brunello di Montalcino di Eccellenza a Ceretto Climates, Sfumature di Territorio), senza dimenticare vini meno conosciuti, dal Trentino (Un viaggio nel Trentodoc: dallo Chardonnay al Pinot Nero) alla Toscana (Il Mito di Bolgheri), passando per la Campania (Falanghinastories) e il Vulture (Don Anselmo Patrimonio del Vulcano), per poi uscire dai confini d’Italia e approdare alla scoperta degli Champagne e delle sue vecchie annate (da L’Univers de Champagne a Champagne Louis Roederer, da Champagne Lanson a Champagne Laurent Perrier) e i Bordeaux francesi (da Terroir - Grand Crus de Bordeaux a Oldest Grand Cru of Bordeaux) o lungo il 43° parallelo (Un Viaggio tra i Segreti del Vino sul Parallelo 43), dove si sono sviluppati alcuni tra i migliori terroir del mondo.
Nonostante il nome, però, a Merano, non ci sarà solo il vino: dall’olio all’aceto, dalla cioccolata alla pasticceria, dai formaggi ai salumi, dal tartufo alla pasta, dal caviale al pane, alla Gourmet Arena, dall’11 al 13 novembre, sono decine le chicche per il palato, nella stessa cornice che ospiterà le selezioni delle birre artigianali, BeerPassion, e delle grappe, AquaVitae, ma anche gli spazi dedicati a Consortium, con le etichette, tra gli altri, di Trentodoc e Conegliano Valdobbiadene, ai prodotti tipici di Territorium Campania e Territorium Fermo-Marche, a Vino in Vulcano, con i vini da tutti i territori di origine vulcanica del Belpaese, dal Soave al Vulture, dall’Etna a Pantelleria passando per il Vesuvio. E ancora, il premio Emergente Sala, che il 10 novembre vedrà sfidarsi 20 tra i migliori giovani professionisti di sala di alberghi, ristoranti, e strutture aperte all’ospitalità del Nord d’Italia, e gli Show Cooking di alto livello della Cooking Farm, attraverso quattro macro temi: Cibi fermentati (10 novembre, con chef Norbert Niederkofler), Cucina innovativa e cucina tradizionale a confronto (11 novembre), Cucine tradizionali a confronto (12 novembre) e Performance dei 18 chef vincitori del Premio Godio dal 1994/2016 (13 novembre).

Focus - Sono 26 i “ WineHunter Platinum Award” che saranno assegnati dal “cacciatore di vini” Helmut Köcher nel Merano Wine Festival 2017 ...
Toscana enoica sugli scudi, con 11 “Platinum Award” su 26 totali per il vino, con il Piemonte in seconda posizione (4 etichette) e medaglia di bronzo alla Lombardia, con due vini: solo una menzione a testa, invece, per Trentino, Abruzzo, Alto Adige, Campania, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Umbria e Veneto. Ecco finalmente svelati i vini che riceveranno il prestigioso “Platinum Award” del “cacciatore di vini” Helmut Köcher per l’edizione 2017 del Merano WineFestival (10-14 novembre, www.meranowinefestival.com), l’evento che passa in rassegna tutte le sfumature del wine & food. Alla fine di un anno dedicato alla ricerca, alla scoperta e all’attenta valutazione di oltre 4.000 etichette di selezionate aziende produttrici di vini, ma anche di prodotti gastronomici, si conclude quindi così la “caccia” del WineHunter Helmut Köcher, fondatore dell’evento.
Per la Toscana, Köcher ha selezionato il Millecento 2011 di Castiglion del Bosco, il Selezione 2012 Madonna delle Grazie de Il Marroneto, il Giusto di Notri 2014 di Tua Rita, il Le Pergole Torte 2014 di Montevertine, il Lupicaia 2011 di Castello del Terriccio, il Pareto 2015 di Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, il D’Alceo 2013 di Castello dei Rampolla, il Duemani 2014 di Duemani, il Palazzi 2015 di Tenuta di Trinoro, il Messorio 2014 di Le Macchiole e Le Serre Nuove dell’Ornellaia di Ornellaia. Passando al secondo gradino del podio, i piemontesi prescelti sono il Bricco Rocche 2013 di Ceretto, il Vigna Madonna Assunta La Villa Riserva 10 anni 2007 di Rocche dei Manzoni, il Ravera 2013 di Cogno Elvio, il Ginestra Vigna Sorì Ginestra 2014 di Conterno Fantino, mentre i premi all’enologia lombarda vanno, nello specifico, al Cabochon Brut 2012 di Monte Rossa e allo Sfursat 5 Stelle 2011 di Nino Negri. A seguire, poi, il Ferrari Perle Rose Riserva Spumante 2011 di Ferrari per il Trentino, il Marina Cvetic 2015 di Masciarelli per l’Abruzzo, il Lamarein 2015 di Erbhof Unterganzner per l’Alto Adige, il Vigna Grande Cerzito 2012 di Quintodecimo per la Campania, lo Schioppettino 2011 di Moschioni per il Frilui, il Sé 2015 di Gianfranco Fino per la Puglia, il 25 Anni 2012 di Arnaldo Caprai per l’Umbria e il Valpolicella Superiore 2014 di Ferraguì Carlo per il Veneto.

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