Si è da poco aggiunto nel ricco portafoglio etichette dell’azienda Michele Chiarlo - una delle realtà di riferimento del Piemonte eroico - il Barbaresco Montestefano Riserva, che si affianca ai due già in produzione: Asili e Faset. Il vino è ottenuto dalle uve provenienti da una nobile sottozona della denominazione Barbaresco, nota per la particolare longevità che i vini prodotti in quel luogo riescono a raggiungere. Montestefano è infatti collina dalle condizioni pedo-climatiche particolarmente favorevoli e dai suoli altrettanto vocati - composti da marne grigio-bluastre, con una presenza importante di calcare attivo - che, fin dal 1961, ha prodotto Barbaresco da “sigle vineyard”. Qui Michele Chiarlo coltiva un piccolo appezzamento di 3.400 metri quadrati (0,35 ettari) esposto a sud sud-ovest, con viti di oltre 50 anni d’età. Di qui, il motivo della bassa tiratura del Montestefano dei Chiarlo - solo 2.000 bottiglie - per giunta prodotto solo nelle grandi annate. La prima annata prodotta del Barbaresco Montestefano Riserva di Chiarlo è la 2019, un’annata molto buona e superclassica per la zona. Maturata per due anni in legno, profuma di piccoli frutti rossi e prugna, accompagnati da tocchi di cacao e liquirizia su base speziata. In bocca il sorso è deciso e dalla struttura articolata, con tannini fitti e saporiti e finale profondo dai ritorni fruttati e speziati, con nota balsamica conclusiva.
(fp)
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