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MONTALCINO UBER ALLES: IL BRUNELLO E’ IL VINO ITALIANO DEL 2004 SECONDO “WINE ENTHUSIAST”, UNA DELLE RIVISTE STORICHE E PIU' CELEBRATE DELLA CRITICA ENOLOGICA D’OLTREOCEANO

Italia
Montalcino

Non ci sono dubbi: è il Brunello di Montalcino il vino italiano del 2004. L'ultimo successo arriva dal “Wine Enthusiast”, una delle più famose e prestigiose riviste statunitensi di riferimento per appassionati ed addetti ai lavori dopo “Wine Spectator” e “The Wine Avocate”. Ben 7 le etichette di Brunello nella “Top 100” dell’eccellenza enologica mondiale redatta dalla testata americana.
In testa troviamo il Brunello di Montalcino 1999 di Fuligni, che ha meritato 95/100 e il secondo posto assoluto nella graduatoria di “Wine Enthusiast”. “Essere il primo dei vini italiani per una delle tre riviste specializzate più importanti degli Stati Uniti è motivo di grande soddisfazione - spiega Roberto Guerrini (Eredi Fuligni) - ma questo risultato non premia soltanto la nostra azienda, ma anche tutto un territorio e l’annata 1999. Sono fiducioso anche per il 2000 visto che la recente anteprima americana ha avuto un bel successo. E poi abbiamo la Riserva 1999, da cui ci aspettiamo grandi risultati. Attualmente, il Brunello rappresenta forse il vino italiano di qualità più apprezzato negli Stati Uniti e questo grazie anche al Consorzio che ha lavorato parecchio oltre oceano”.
Scorrendo la classifica troviamo poi il Brunello di Montalcino 1999 del Castello di Romitorio, con 94/100 (24°). “Questo risultato ci rende molto felici - commenta Carlo Vittori (Castello di Romitorio) - e premia non solo la qualità del nostro vino, ma anche l’immagine che ha saputo costruirsi. In questo periodo difficile, l’apprezzamento dimostrato dalla testata americana è uno stimolo per essere ancora più determinati su un mercato vasto ed importantissimo come quello d’oltre oceano. Ma il dato più significativo è che ormai non esiste più vino senza il suo territorio e Montalcino dimostra di esprimere questa realtà con sempre maggiore sicurezza”. Seguono poi il Brunello di Montalcino 1999 di Palazzo Rosso con 95/100 (34°) e il Brunello di Montalcino 1999 del Castello di Camigliano con 94/100 (70°).
Risultato importante anche per il Brunello di Montalcino 1999 di Casanova di Neri con 93/100 (88°), commentato con soddisfazione da Giacomo Neri, a capo dell’azienda: “è il riconoscimento del valore di un vino legatissimo ad un territorio e ad un vitigno, capace di esprimere un’unicità comprensibile universalmente. Un risultato che premia tutto un territorio e la sua serietà produttiva - conclude Neri - utilissimo in un momento particolarmente difficile come quello attuale”.
Segue con un punteggio di 93/100 (90°) il Brunello di Montalcino “Poggio alle Mura” 1999 di Castello Banfi. “La classifica di “Wine Enthusiast” è una classifica importante - commenta Enrico Viglierchio (Castello Banfi) - e il fatto di esserci con il Brunello è un successo per i vini di qualità e di immagine, che dimostrano di poter vincere la sfida dei mercati, grazie alla loro unicità ed inimitabilità, fatta di storia, di territorio e di cultura. Un segnale preciso che indica la necessità di difendere il posizionamento nella fascia alta del mercato dei vini di Montalcino. Il 2005 rappresenta un anno decisivo e i riconoscimenti internazionali aiutano certamente a lavorare con più slancio in questa direzione”. Infine, conclude l’elenco di questi “magnifici sette” il Brunello di Montalcino 1999 di Canalicchio con 94/100 (93°).
Risultati molto buoni anche per altri due “toscani”: il “Villa Antinori” 2001 (sangiovese, cabernet sauvignon, merlot e syrah) di Antinori si piazza al 22° posto con 91/100 e il “Madre” 2001 (sangiovese e cabernet sauvignon) di Poggio Antico (ancora un’azienda di Montalcino!) è 77° con 94/100.
Il resto dell’Italia è rappresentato dal Piemonte: il Barbaresco “Rabajà” 1999 di Bruno Rocca è 5° con 95/100, il Barolo “Ginestra - Vigna Casa Matè” 1999 di Elio Grasso è 73° con 93/100, il Barolo “Bussia - Vigna Fiurin” 1999 di Parusso è 83° con 94/100, il Barbaresco “Bernardot” 2000 di Ceretto è 86° con 93/100 ed infine il Barolo “Le Rocche del Falletto” 1999 di Bruno Giacosa è 100° con 93/100.
Primo assoluto nella classifica di “Wine Enthusiast” un vino “di casa” il californiano Cabernet Sauvignon 2001 di PlumpJack (Oakville, Napa Valley). A questa “top 100” hanno concorso soltanto i vini recensiti da “Wine Enthusiast”, 6000 nell’anno appena trascorso, con punteggi sopra i 90 centesimi. Gli altri criteri di selezione sono il prezzo, la reperibilità, l’immagine, la storia e la reputazione di ogni azienda, oltre al “excitement”, cioè al grado di eccitazione o coinvolgimento che i vini selezionati sono stati capaci di suscitare nei sensi dei critici americani.

Franco Pallini

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